La prima rivoluzione industriale fu caratterizzata dall'avvento della macchina a vapore, che aumentò enormemente la disponibilità di energia soppiantando man mano quella idraulica, umana e animale a favore della meccanizzazione nell’industria, nell’agricoltura e nei trasporti.
La seconda fu quella del motore elettrico, che avviò un processo destinato a creare una nuova generazione di macchine utili sia per la locomozione sia per la fabbricazione di nuovi dispositivi meccanici.
Venne poi l’organizzazione scientifica del lavoro teorizzata da Taylor e applicata alla lettera da Ford per la produzione in serie del modello T.
Con l’avvento dell’elettronica, dei calcolatori, dell’automazione, dell’informatica, di internet e della comunicazione digitale si è ormai definitivamente entrati nell’era industriale 4.0.
Oggi le nuove macchine comunicano e interagiscono fra di loro; la stampa avviene in 3D; il Cloud Computing accompagna la quotidianità del lavoro. Le aziende produrranno senza scarti e senza sprechi energetici ottimizzando i loro processi, comunicando i difetti e le disfunzioni e imparando dai propri errori. Esse si confronteranno con nuove scoperte, nuovi materiali, tecnologie innovative e ultramoderne; diventeranno sempre più efficienti per reggere il peso della concorrenza e della competitività.
La Scuola d'arti e mestieri, nata all’ombra delle prime due rivoluzioni industriali, cresciuta nell’epoca della digitalizzazione postbellica, adattatasi agevolmente alla convergenza di nuove e più sofisticate tecnologie, dopo aver formato intere generazioni di giovani che hanno contribuito allo sviluppo industriale del Canton Ticino, è ora pronta a raccogliere le nuove sfide e…
A PROGETTARE IL DOMANI!